I Corsari delle Bermude

Capitolo III

" UN COMBATTIMENTO TERRIBILE "


[ ... ]

Sir William masticò una bestemmia, ma poi imboccò subito il portavoce e la sua voce, squillante come quella di una campana, dominò il fragore delle tonanti artiglierie e della moschetteria.
- Timone all'orza! Cazza la randa! Contrabbraccio a tribordo! Pronti per l'abbordaggio! Tuoni per San Patrik! Prenderemo il treponti, se non lo caleremo a fondo.
- Testa di pietra! Signor Howard! Palle incatenate dentro l'alberatura. Rasatemi quel colosso come una ciabatta.
La risposta fu pronta. La corvetta virò sul tribordo e scaricò i suoi dodici pezzi contro il treponti, poi virò sul babordo e sparò una fianconata terribile.
Nel medesimo istante i quattro pezzi da caccia scagliavano le loro palle incatenate attraverso l'alberatura dell'avversario. Fra il tuonare delle artiglierie si udì un "crac" secco, poi una voce alzarsi sul castello di prora:
- Per il borgo di Batz! L'ho preso il volteggiatore maledetto. Era tempo! La catena ha segato o tagliato la maestra. Ala ferita non vola! Ci corra dietro l'uccellaccio!
Un urra' fragoroso, lanciato specialmente dagli americani che non cessavano di bersagliare la coperta della gigantesca nave, saluto' quel colpo maestro del vecchio bretone.
- All'abbordaggio! All'abbordaggio! - urlano centocinquanta e piu' voci - Sotto! E' nostro!
Il treponti si e' inclinato sul babordo, oppresso dal peso dell'altissimo albero che, spaccato quasi alla base da due palle incatenate, bagna il suo mostravento in acqua.
La gran nave e' immobile. Non puo' piu' bordare e si presenta magnificamente per una grande bordata.
Fra le urla della ciurma e degli americani che domandano di correre all'abbordaggio, la voce metallica del Corsaro si fa udire:
- Fuoco di bordata e filate all'ovest! Passiamo!
La corvetta, abilmente guidata, sfugge ancora una volta alla fiancata del secondo treponti che giunge troppo in ritardo, scaglia quattordici palle nel ventre della immobilizzata e con una magnifica bordata sfugge alla stretta, scaricando i suoi due pezzi da caccia di poppa, carichi a mitraglia, che massacrano le manovre delle due avversarie.
Qualche palla passa, ronzando sordamente, attraverso la sua alberatura, ma ormai e' troppo tardi per arrestarla. Fugge con il vento in poppa, ridendosi ormai del fuoco di quei centoventi pezzi.
Il vento la porta.

continua ...



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