Jolanda, la figlia del Corsaro Nero

Capitolo XII

" ALL'ABBORDAGGIO, FIGLI DEL MARE! "


[ ... ]

Il francese, che si trovava alla ribolla con Van Stiller, con un brusco colpo di barra gettò la Folgore addosso alla fregata, mentre i gabbieri dalle coffe e dalle gabbie gettavano i grappini d'abbordaggio. Lo spagnola però era così alta di bordo, che le murate della Folgore si trovavano appena a livello degli sportelli della batteria. I corsari, tuttavia, incoraggiati da Morgan e da Pierre le Picard, che per primi si erano aggrappati alla bancazze, tentando di issarsi fino ai bastingaggi, dopo aver scagliate parecchie bombe sulla fregata spagnola, per allontanare i difensori, si erano slanciati all'arrembaggio, con urla tremende, tenendo tra i denti le loro corte sciabole, con le quali usavano combattere corpo a corpo.
Il momento era terribile e lo scoramento cominciava ad impossessarsi di quei forti e ruvidi uomini di mare quando improvvisamente una voce metallica e imperiosa, che ricordava i comandi taglienti del Corsaro Nero, si levò sul ponte della Folgore, dominando il rimbombo delle artiglierie e le urla dei combattenti:
- Su, uomini del mare!... All'abbordaggio!..
Tutti si erano voltati, dimenticando per un istante che gli spagnoli stavano sopra di loro. Jolanda di Ventimiglia, vestita di nero, come suo padre, con una lunga piuma infissa nei capelli e una spada nella destra, era comparsa sul ponte della Folgore, fra il fumo delle artiglierie, e additava ai corsari la fregata.
- Su, uomini del mare!.. - ripetè, con quell'accento che sapeva ritrovare suo padre nei momenti più terribili. - All'abbordaggio! La figlia del Corsaro Nero vi guarda!...
Un clamore spaventevole aveva risposto alla fanciulla.
- All'abbordaggio!... All'abbordaggio!...
E quegli uomini, che stavano per cedere, si erano inerpicati su per le bancazze e per le sartíe, come una legione di demoni, urlando a squarciagola: - Morte!... Morte agli spagnoli!...
Un solo uomo, che si teneva sospeso allo sportello d'un sabordo della batteria, era rimasto immobile, fissando i suoi sguardi sull'eroica fanciulla, che con la sua presenza stava per decidere della vittoria. Era Morgan. La contemplazione però non ebbe che la durata di pochi istanti. Udendo sopra la sua testa il fragore delle spade e delle sciabole, si inerpicò su per lo sportello, aggrappandosi alle sartíe dell'albero maestro, gridando con voce tuonante:
- Su, figli del Mare!... La figlia del Corsaro Nero vi guarda!

continua ...



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